TFR. Non c'? denaro (nostro) che tenga
Emilia Urso Anfuso Opinioni
Quando si parla di Massa ed economia della Massa, sono pochi gli esempi che possano farci trarre un sospiro di sollievo e farci intravvedere un qualche spiraglio, ammettiamolo. Pur lavorando, producendo e versando, restiamo tutti cellule di una macrocellula, non ci apparteniamo, cos? come non ci apparterr? mai nulla di ci? che creiamo, ne a livello materiale ne tantomeno a livello puramente realizzativo individuale. Per anni ci siamo sentiti tacciare di essere una nazione di evasori. In Italia si vive di statistiche, e si va a finire a far parte di una serie di numeri che a dire il vero per il singolo hanno realisticamente poco significato, in quanto nelle dinamiche un p? idiote di certe indagini demagogiche, in realt? quel famoso pollo e mezzo a testa pro capite, dovrebbe insegnarci che a non pagare non ? la Massa, ma i pochi privilegiati che essendo molto ricchi, lo sono anche forse, grazie al fatto di aver gabbato lo Stato ed il Fisco molte volte, rimanendo peraltro impuniti.
Cos?, ci ritroviamo tutti con addosso un’etichetta che per la maggiore non ci appartiene, ma tant’?.
Nel frattempo, mentre il Sistema da una parte escogita ogni metodica per farci sentire una massa di delinquenti evasori, dall’altra, mente ci propone lo showbusiness arrogante e millantatore di un gruppo di potere intoccabile, ci regala qua e la qualche caramella appiccicosa, che ugualmente ci tolgono non appena ci facciamo un p? la bocca.
E’ il caso ad esempio dell’ormai famoso quanto misconosciuto TFR.
Il TFR, o trattamento di fine rapporto, ? un fondo che ogni lavoratore alimenta attraverso versamenti propri. Una sorta di salvadanaio da ritrovarci a fine rapporto di lavoro o da richiedere al datore di lavoro in caso di necessit? urgenti.
Non ? quindi denaro versato dalle aziende e nemmeno dallo Stato, ci appartiene totalmente ed ? forse per questo che il Sistema vuole metterci sopra le mani ad ogni costo. Al solito modo in cui siamo abituati in Italia, per cui quando si parla dei soldi dei contribuenti, il Sistema debba trovare l'escamotages per accaparrarseli, ecco che viene proposto di versare un 50% dei TFR all'INPS, imposta che bistrattata per anni non viene pi? pagata da nessuno. Un modo per confermarci che quando si parla di denaro, dobbiamo dimenticarci di poterne recriminare il possesso. In pratica. Pensavate di sopravvivere grazie al TFR? Sbagliato! Zac, lo Stato s ne versa ula met? in una istituzione ormai in disuso. E' incredibile a mio avviso, il modo in cui l'Italiano medio si lasci trasportare in un'onda inquietante di sottrazioni di diritti. Per quale motivo nessuno si ribella? Intervistando a campione alcune persone di eta e ceto sociale diversi, sembra di poter massificare tutti in una sorta di "ognuno pensi a se", ed ? questa dinamica a mio avviso che ha fatto rotolare il Paese nell'abisso ed ha fatto si che ci si ritrovasse tutti allegramente indebitati fino al collo e totalmente deprivati di qualsivoglia diritto.
Daltronde, basta guardarsi intorno ed osservare il fiorire di banche ed agenzie finanziarie presta soldi per rendersi conto appieno della situazione. Mi chiedo quando mai si potr? uscire da questa situazione, bench? la fiducia ai governi di qualsiasi colore risulti molto ridotta, si continua imperterriti a credere di far parte del Sistema in maniera propositiva, quando nella realt? la Massa viene vista dall’alto solo ed esclusivamente come energia produttiva di economia per il Paese, considerando per? il Paese come distaccato dalla Massa e di “propriet?” del Governo. Schiavi insomma del Sistema, versione trita e ritrita di una condizionee sociale che ci tiriamo appresso forse da sempre, e proprio per questo cos? familiare a tutti.
Non che all’estero la scena sia diversa. Basti pensare all’Argentina o agli stessi Stati Uniti, che urlano ai quattro venti un potere mondiale tacendo le consizioni sociali che spesso sono addirittura peggiori delle nostre.
Un Paese funziona quando c’? equilibrio fra chi governa e chi viene governato. Ma qui siamo tutti sudditi pur avendo scelto tanti anni or sono di recuperare sovranit?, che per assurdo che possa sembrare, ci ? stata tolta dalla democrazia. Insomma, sembra che ove l’uomo apprenda il Potere, la conseguenza sia assoggettare il singolo. La Massa necessita di guida e di controllo, questo ? certo, ma qualcuno mi spieghi perch? si accetta di avere ai vertici modelli da baraccone, che non disdegnano di veder sciorinati sulle piazze i panni sporchissimi, sapendo di appartenere ad una casta di intoccabili.
Pensateci sempre: se un cittadino immaginasse da lontano, di macchiarsi di un millesimo delle efferatezze che ascoltiamo impavidi attraverso i Media ogni giorno, passerebbe il resto dei propri giorni a scontare le pene dell’inferno in qualche carcere Italiano. Dall’alto cosa fanno? Operano ad esclusivo vantaggio personale, ogni tanto tirano fuori dal cappello qualche caramellina – vedi TFR – per poi farcela sputare non appena ci abbiamo fatto la bocca. Vi sembra accettabile ancora per molto tutto questo? Vorrei sentire la vostra voce e le vostre riflessioni riguardo questo articolo. Commentate o scrivetemi a: info@gliscomunicati.
Quando si parla di Massa ed economia della Massa, sono pochi gli esempi che possano farci trarre un sospiro di sollievo e farci intravvedere un qualche spiraglio, ammettiamolo. Pur lavorando, producendo e versando, restiamo tutti cellule di una macrocellula, non ci apparteniamo, cos? come non ci apparterr? mai nulla di ci? che creiamo, ne a livello materiale ne tantomeno a livello puramente realizzativo individuale. Per anni ci siamo sentiti tacciare di essere una nazione di evasori. In Italia si vive di statistiche, e si va a finire a far parte di una serie di numeri che a dire il vero per il singolo hanno realisticamente poco significato, in quanto nelle dinamiche un p? idiote di certe indagini demagogiche, in realt? quel famoso pollo e mezzo a testa pro capite, dovrebbe insegnarci che a non pagare non ? la Massa, ma i pochi privilegiati che essendo molto ricchi, lo sono anche forse, grazie al fatto di aver gabbato lo Stato ed il Fisco molte volte, rimanendo peraltro impuniti.
Cos?, ci ritroviamo tutti con addosso un’etichetta che per la maggiore non ci appartiene, ma tant’?.
Nel frattempo, mentre il Sistema da una parte escogita ogni metodica per farci sentire una massa di delinquenti evasori, dall’altra, mente ci propone lo showbusiness arrogante e millantatore di un gruppo di potere intoccabile, ci regala qua e la qualche caramella appiccicosa, che ugualmente ci tolgono non appena ci facciamo un p? la bocca.
E’ il caso ad esempio dell’ormai famoso quanto misconosciuto TFR.
Il TFR, o trattamento di fine rapporto, ? un fondo che ogni lavoratore alimenta attraverso versamenti propri. Una sorta di salvadanaio da ritrovarci a fine rapporto di lavoro o da richiedere al datore di lavoro in caso di necessit? urgenti.
Non ? quindi denaro versato dalle aziende e nemmeno dallo Stato, ci appartiene totalmente ed ? forse per questo che il Sistema vuole metterci sopra le mani ad ogni costo. Al solito modo in cui siamo abituati in Italia, per cui quando si parla dei soldi dei contribuenti, il Sistema debba trovare l'escamotages per accaparrarseli, ecco che viene proposto di versare un 50% dei TFR all'INPS, imposta che bistrattata per anni non viene pi? pagata da nessuno. Un modo per confermarci che quando si parla di denaro, dobbiamo dimenticarci di poterne recriminare il possesso. In pratica. Pensavate di sopravvivere grazie al TFR? Sbagliato! Zac, lo Stato s ne versa ula met? in una istituzione ormai in disuso. E' incredibile a mio avviso, il modo in cui l'Italiano medio si lasci trasportare in un'onda inquietante di sottrazioni di diritti. Per quale motivo nessuno si ribella? Intervistando a campione alcune persone di eta e ceto sociale diversi, sembra di poter massificare tutti in una sorta di "ognuno pensi a se", ed ? questa dinamica a mio avviso che ha fatto rotolare il Paese nell'abisso ed ha fatto si che ci si ritrovasse tutti allegramente indebitati fino al collo e totalmente deprivati di qualsivoglia diritto.
Daltronde, basta guardarsi intorno ed osservare il fiorire di banche ed agenzie finanziarie presta soldi per rendersi conto appieno della situazione. Mi chiedo quando mai si potr? uscire da questa situazione, bench? la fiducia ai governi di qualsiasi colore risulti molto ridotta, si continua imperterriti a credere di far parte del Sistema in maniera propositiva, quando nella realt? la Massa viene vista dall’alto solo ed esclusivamente come energia produttiva di economia per il Paese, considerando per? il Paese come distaccato dalla Massa e di “propriet?” del Governo. Schiavi insomma del Sistema, versione trita e ritrita di una condizionee sociale che ci tiriamo appresso forse da sempre, e proprio per questo cos? familiare a tutti.
Non che all’estero la scena sia diversa. Basti pensare all’Argentina o agli stessi Stati Uniti, che urlano ai quattro venti un potere mondiale tacendo le consizioni sociali che spesso sono addirittura peggiori delle nostre.
Un Paese funziona quando c’? equilibrio fra chi governa e chi viene governato. Ma qui siamo tutti sudditi pur avendo scelto tanti anni or sono di recuperare sovranit?, che per assurdo che possa sembrare, ci ? stata tolta dalla democrazia. Insomma, sembra che ove l’uomo apprenda il Potere, la conseguenza sia assoggettare il singolo. La Massa necessita di guida e di controllo, questo ? certo, ma qualcuno mi spieghi perch? si accetta di avere ai vertici modelli da baraccone, che non disdegnano di veder sciorinati sulle piazze i panni sporchissimi, sapendo di appartenere ad una casta di intoccabili.
Pensateci sempre: se un cittadino immaginasse da lontano, di macchiarsi di un millesimo delle efferatezze che ascoltiamo impavidi attraverso i Media ogni giorno, passerebbe il resto dei propri giorni a scontare le pene dell’inferno in qualche carcere Italiano. Dall’alto cosa fanno? Operano ad esclusivo vantaggio personale, ogni tanto tirano fuori dal cappello qualche caramellina – vedi TFR – per poi farcela sputare non appena ci abbiamo fatto la bocca. Vi sembra accettabile ancora per molto tutto questo? Vorrei sentire la vostra voce e le vostre riflessioni riguardo questo articolo. Commentate o scrivetemi a: info@gliscomunicati.
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page