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giovedì, gennaio 04, 2007

Ineguatezza energetica ed il "fattore di potenza"

Tratto da Gliscomunicati.com

Un articolo di Orazio Fergnani

In uno Stato etico il primo dovere del Governo ad ogni livello dovrebbe essere la funzionalit? ed utilit? dello Stato; cio? gli organi dello stato, gli istituti, le funzioni dello Stato dovrebbero portare vantaggio alla comunit? dei cittadini.

Vi sembra una visione attinente alla vostra esperienza e conoscenza pi? o meno diretta delle manifestazioni dello Stato?

State tranquilli, non siete, né sono un illuso, conosco molto bene, come voi, di Chi e di che cosa parlo.

Uno Stato il cui il fine primario fosse il benessere dei Cittadini, situazione a cui si avvicinano a stento soltanto gli Stati sociali scandinavi, dovrebbe assicurare per prima cosa la tranquillit? e sicurezza del bene primario, e cio? l’energia sotto ogni sua forma.

Il secondo fine dovrebbe essere di renderlo disponibile nel tempo.

Il terzo fine dovrebbe essere di renderlo disponibile al minor costo possibile, a tutto vantaggio dei cittadini, ma come ? ovvio anche dello Stato in ogni sua manifestazione.

Il quarto fine dovrebbe essere quello di rendere la continuit? nel tempo dell’energia al minor costo possibile, in forma rigenerabile e non inquinante.

Infatti ? la disponibilit? di energia che permette lo sviluppo della civilt?, della tecnologia, della societ?, della libert?.

Basta tornare indietro nel tempo alle vicende dei personaggi di Dickens per capire quanto appena sopra affermato, e quanto sia falsa l’affermazione comunemente corrente che sono state le lotte rivendicative sindacali ad emancipare le masse.

Boiate!

Senza le macchine a vapore, i motori endotermici, i motori elettrici, e quant’altro i ragazzini di cinque anni sarebbero ancora nella civile ed emancipata Gran Bretagna in miniera a scavare carbone dalla mattina alla sera.

Per mantenere il nostro livello di vita attuale, i nostri comforts, i nostri piccoli lussi, come l’acqua calda, l’ascensore, la passeggiata fuori porta, la radio, il cellulare, la nostra postazione di accesso ad internet, abbiamo bisogno di energia.

Non parliamo poi del nostro tenore di vita sociale in senso pi? ampio, l’acquafan, il circo, il cinema, la metropolitana, il T.A.V. sarebbero fantascienza.

E vogliamo escludere le esigenze dell’industria? O del terziario?? Un ristorante di media taglia ha bisogno di un dispositivo che fornisca almeno cinquanta Kilowatt in potenza continua. Un albergo di cento stanze, come a Roma ce ne sono centinaia, ha bisogno di una piccola centrale autonoma di almeno trecento kilowatt.

Abbiamo necessit? di energia, abbiamo fame di energia.

Anche i Cinesi, gli Indiani, gli Indonesiani, i Brasiliani, per non parlare di Las Vegas, dei Californiani, Newyorkesi, Hongkonghesi.

E di riserve di petrolio da estrarre c’? n’? sempre di meno.


La nostra situazione attuale :
Gli Italiani dipendono dall’ energia prodotta da derivati del petrolio per circa il 95%! ;

Gli Italiani dipendono da derivati del petrolio prodotto all’estero per circa il 90%!! ;

Gli Italiani dipendono da derivati del petrolio che negli ultimi mesi ha subito apparenti rincari del 100% , non e’ assolutamente vero!!! ;

Gli Italiani dipendono da derivati del petrolio prodotto in paesi a rischio, ed anche contrattualmente infidi;

Gli Italiani dipendono da derivati del petrolio estratti e commercializzati da pochissime compagnie monopoliste mondiali;

Gli Italiani dipendono da derivati del petrolio, in buona parte gas, ormai monopolio della Gasprom;

Gli Italiani producono quasi nulla energia eolica;

Gli Italiani producono quasi nulla energia fotovoltaica;




Gli Italiani producono quasi nulla energia da mini turbine idroelettriche;

Gli Italiani producono nulla energia da marea;

gli Italiani avevano un luminare e pioniere della ricerca e della produzione di energia da concentrazione di raggi solari, il Prof. Carlo Rubbia, che stanco di essere deriso e sbeffeggiato ha pensato bene di saltare al volo sul carro eolico spagnolo, che infatti ora sono all’avanguardia in Europa;



(esperimento di fusione fredda)
Gli Italiani che due anni or sono erano leader mondiali nella ricerca di produzione di energia tramite la fusione a freddo dell’atomo, su pressioni molto forti esterne alla ricerca hanno interrotto i finanziamenti e di fatto sospeso ed estromesso i ricercatori del C.N.R. di Frascati titolari della ricerca.

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