Tratto da Bioenergyresearch.com
Stephen Hawking ? ritenuto da molti come il pi? grande scienziato dopo Albert Einstein.
Se anche non fosse il pi? geniale o rivoluzionario, ? di sicuro il pi? grande fisico vivente, soprattutto da quando nel 1988 ? stato pubblicato il suo libro "Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo", che ? stato tradotto in 40 lingue e ha venduto ben 25 milioni di copie.
Il successo di questo libro diede ad Hawking la libert? economica che gli serviva per fronteggiare la sua malattia. Una grave malattia che colpisce 2 persone su 100 mila, e sembra che la cifra sia destinata ad aumentare. Stiamo parlando della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) nota anche come malattia di Charcot. Colpisce in genere all'et? di 40 anni e i primi sintomi sono crampi, reumatismi e problemi di deglutizione. Con il tempo la Sla distrugge i moteneuroni del cervello e del midollo spinale, portando alla paralisi totale dell'individuo. Solo le funzioni intellettuali e sessuali rimangono inalterate. Il decorso dura circa 3 anni e l'epilogo ? quasi sempre la morte per problemi respiratori.
Nel 1968 i medici gli diagnosticarono la malattia, ma a tutt'oggi all'et? di 55 anni, in qualche modo Stephen Hawking ? riuscito a beffare la morte.
Attualmente lavora al Dipartimento di Matematica applicata e Fisica teorica dell'Universit? di Cambrige, dove occupa la stessa cattedra che fu di Isaac Newton.