CONOSCI IL MONDO E RENDILO LIBERO

“UNA MAPPA DEL MONDO CHE NON COMPRENDE IL PAESE DELL'UTOPIA E' INDEGNA FINANCHE DI UNO SGUARDO, PERCHE' IGNORA IL SOLO PAESE AL QUALE L'UMANITA' APPRODA CONTINUAMENTE. E QUANDO L'UMANITA' VI GETTA LE ANCORE STA IN VEDETTA, E SCORGENDO UN PAESE MIGLIORE , DI NUOVO VI FA VELA. IL PROGRESSO NON E' ALTRO CHE L'AVVERARSI DELLE UTOPIE." Oscar Wilde

mercoledì, novembre 22, 2006

TFR. Non c'? denaro (nostro) che tenga

Emilia Urso Anfuso Opinioni

Quando si parla di Massa ed economia della Massa, sono pochi gli esempi che possano farci trarre un sospiro di sollievo e farci intravvedere un qualche spiraglio, ammettiamolo. Pur lavorando, producendo e versando, restiamo tutti cellule di una macrocellula, non ci apparteniamo, cos? come non ci apparterr? mai nulla di ci? che creiamo, ne a livello materiale ne tantomeno a livello puramente realizzativo individuale. Per anni ci siamo sentiti tacciare di essere una nazione di evasori. In Italia si vive di statistiche, e si va a finire a far parte di una serie di numeri che a dire il vero per il singolo hanno realisticamente poco significato, in quanto nelle dinamiche un p? idiote di certe indagini demagogiche, in realt? quel famoso pollo e mezzo a testa pro capite, dovrebbe insegnarci che a non pagare non ? la Massa, ma i pochi privilegiati che essendo molto ricchi, lo sono anche forse, grazie al fatto di aver gabbato lo Stato ed il Fisco molte volte, rimanendo peraltro impuniti.



Cos?, ci ritroviamo tutti con addosso un’etichetta che per la maggiore non ci appartiene, ma tant’?.



Nel frattempo, mentre il Sistema da una parte escogita ogni metodica per farci sentire una massa di delinquenti evasori, dall’altra, mente ci propone lo showbusiness arrogante e millantatore di un gruppo di potere intoccabile, ci regala qua e la qualche caramella appiccicosa, che ugualmente ci tolgono non appena ci facciamo un p? la bocca.



E’ il caso ad esempio dell’ormai famoso quanto misconosciuto TFR.



Il TFR, o trattamento di fine rapporto, ? un fondo che ogni lavoratore alimenta attraverso versamenti propri. Una sorta di salvadanaio da ritrovarci a fine rapporto di lavoro o da richiedere al datore di lavoro in caso di necessit? urgenti.



Non ? quindi denaro versato dalle aziende e nemmeno dallo Stato, ci appartiene totalmente ed ? forse per questo che il Sistema vuole metterci sopra le mani ad ogni costo. Al solito modo in cui siamo abituati in Italia, per cui quando si parla dei soldi dei contribuenti, il Sistema debba trovare l'escamotages per accaparrarseli, ecco che viene proposto di versare un 50% dei TFR all'INPS, imposta che bistrattata per anni non viene pi? pagata da nessuno. Un modo per confermarci che quando si parla di denaro, dobbiamo dimenticarci di poterne recriminare il possesso. In pratica. Pensavate di sopravvivere grazie al TFR? Sbagliato! Zac, lo Stato s ne versa ula met? in una istituzione ormai in disuso. E' incredibile a mio avviso, il modo in cui l'Italiano medio si lasci trasportare in un'onda inquietante di sottrazioni di diritti. Per quale motivo nessuno si ribella? Intervistando a campione alcune persone di eta e ceto sociale diversi, sembra di poter massificare tutti in una sorta di "ognuno pensi a se", ed ? questa dinamica a mio avviso che ha fatto rotolare il Paese nell'abisso ed ha fatto si che ci si ritrovasse tutti allegramente indebitati fino al collo e totalmente deprivati di qualsivoglia diritto.

Daltronde, basta guardarsi intorno ed osservare il fiorire di banche ed agenzie finanziarie presta soldi per rendersi conto appieno della situazione. Mi chiedo quando mai si potr? uscire da questa situazione, bench? la fiducia ai governi di qualsiasi colore risulti molto ridotta, si continua imperterriti a credere di far parte del Sistema in maniera propositiva, quando nella realt? la Massa viene vista dall’alto solo ed esclusivamente come energia produttiva di economia per il Paese, considerando per? il Paese come distaccato dalla Massa e di “propriet?” del Governo. Schiavi insomma del Sistema, versione trita e ritrita di una condizionee sociale che ci tiriamo appresso forse da sempre, e proprio per questo cos? familiare a tutti.

Non che all’estero la scena sia diversa. Basti pensare all’Argentina o agli stessi Stati Uniti, che urlano ai quattro venti un potere mondiale tacendo le consizioni sociali che spesso sono addirittura peggiori delle nostre.

Un Paese funziona quando c’? equilibrio fra chi governa e chi viene governato. Ma qui siamo tutti sudditi pur avendo scelto tanti anni or sono di recuperare sovranit?, che per assurdo che possa sembrare, ci ? stata tolta dalla democrazia. Insomma, sembra che ove l’uomo apprenda il Potere, la conseguenza sia assoggettare il singolo. La Massa necessita di guida e di controllo, questo ? certo, ma qualcuno mi spieghi perch? si accetta di avere ai vertici modelli da baraccone, che non disdegnano di veder sciorinati sulle piazze i panni sporchissimi, sapendo di appartenere ad una casta di intoccabili.

Pensateci sempre: se un cittadino immaginasse da lontano, di macchiarsi di un millesimo delle efferatezze che ascoltiamo impavidi attraverso i Media ogni giorno, passerebbe il resto dei propri giorni a scontare le pene dell’inferno in qualche carcere Italiano. Dall’alto cosa fanno? Operano ad esclusivo vantaggio personale, ogni tanto tirano fuori dal cappello qualche caramellina – vedi TFR – per poi farcela sputare non appena ci abbiamo fatto la bocca. Vi sembra accettabile ancora per molto tutto questo? Vorrei sentire la vostra voce e le vostre riflessioni riguardo questo articolo. Commentate o scrivetemi a: info@gliscomunicati.

La ricostruzione dell'Iraq e la Borsa Internazionale: l'accordo UE e USA

Etleboro Italia 22-11-06

L'Unione Europea d? inizio ai negoziati con Bagdad per la conclusione
di un
accordo di commercio e di cooperazione, continuando la strada
intrapresa nel
2003, quando la Commissione europea ha devoluto un contributo di 720
milioni di
euro per la ricostruzione dell'Iraq.

La Commissione ha rinforzato recentemente anche la sua presenza a
Bagdad,
aprendo l? una delegazione per controllare lo svolgimento della
cooperazione,
che interesser? lo scambio delle merci, ma anche dei capitali e dei
servizi,
in modo da consentire l'ingresso degli investimenti esteri. La
Commissione
Europea si occuper? in prima persona della ricostruzione irakena
accanto
all'America, annunciando la conclusione dell'accordo con il governo
locale
irakeno mentre il governo statunitense decide di cambiare la politica
estera
nei confronti dell'Iraq, facendo un'opera di revisionismo storico della
"storia
recente della guerra".

La propaganda per screditare la Russia

Etleboro Italia 21-11-06

Un ex-colonnello dei servizi segreti russi, Aleksandr Litvinenko, ?
stato
vittima di un misterioso avvelenamento, mentre si trovava in
Inghilterra dopo
aver abbandonato la intelligence russa. Un attentato questo che giunge
in
momento molto particolare, quando la Russia comincia a farsi strada
all'interno
della scena politica internazionale con ogni arma a sua disposizione.
Questo fa
dell'attentato all'ex-agente l'inizio della propaganda per colpire
direttamente
Putin, che ? stato subito identificato come il responsabile
dell'avvelenamento, perché, secondo una persone vicine a Aleksandr
Litvinenko,
l'ex oligarca Boris Berezovski, possedeva importanti informazioni sulla
morte
di Anna Politkovskaia, la giornalista indipendente uccisa il mese
scorso a
Mosca.

La legione straniera per il nuovo fronte anti-europeo

Etleboro Italia 18-11-06

L'esasperazione delle politiche di immigrazione e l'emanazione di leggi
per
legittimare la concessione della cittadinanza agli stranieri, ? il
chiaro
segnale dell'inizio di una tratta di schiavi legalizzata a tutti gli
effetti.
Gli emigranti dovranno pagare le pensioni del vecchio popolo europeo, e
salvare
cos? le finanze degli Stati, e una volta divenuti cittadini dovranno
adempiere
agli altri doveri civici senza per? ottenere una reale salvaguardia dei
loro
diritti da parte del nuovo Stato. Per molti anni infatti, la Francia ha
concesso la cittadinanza ai popoli che colonializzava per poi formare
la
"legione straniera", il suo esercito di mercenari che hanno combattuto
al posto
dei francesi le guerre e le missioni di pace.

Etleboro e l'Associazione "La Tela" per le piccole e medie imprese

Etleboro Italia 17-11-06

L'associazione culturale "La Tela", ? nata a Fermo, nelle Marche questo
Agosto
da Alessandro Marzetti, Presidente, Paolo Fattenotte, Silvia Ferracuti
e Andrea
Gianni, consigliere comunale della lista civica "Fermo Libera".

Accordfo di Colimo e la Etleboro

Etleboro Italia 16-11-06

Dopo la vittoria di Berna, la Etleboro ha concluso nella giornata di
ieri un
accordo con il CLM, ossia il Comitato di Liberazione Monetaria. Vi ?
stata una
lunga discussione, durata tutta la notte durante la quale ? stato
mostrato ai
vertici del CLM, quali Argo Fedrigo, Alvise Fedrigo e il Prof. Alberto
Marino,
il sistema della Tela nella sua complessit? e vastit?.
Questo accordo segna cos? l'inizio di una proficua e importante
collaborazione
che avr? come unico e solo scopo quello di fornire uno strumento per la
difesa
e la tutela delle piccole e medie imprese, nell'analisi del sistema
economico e
tecnologico.

L'Europa dei Banchieri e non della "fratellanza"

Etleboro Italia 16-11-06

Il grido delle folle contro l'Euro si sta trasformando in Europa in un
vero e
proprio fronte anti-europeista, che prende forma e avanza anche nella
politica.
I governi pi? attenti si stanno rendendo conto a poco a poco che questa
moneta
cos? forte non serve all'economia degli Stati, perché priva le imprese
di
competitivit? e le persone del potere di acquisto. Questo campanello
d'allarme
ha alla base un malessere e una consapevolezza del male che porta
l'Europa,
molto pi? forte di quel che si pensa.

Pacco e contropacco

Etleboro Italia 15-11-06

Fatti gli ultimi ritocchi, la Finanziaria del 2007 ? pronta per essere
approvata. Il Senato ha dato il suo assenso, ignorando cos? i vizi di
costituzionalit? e va avanti sulla strada indicata dal Fmi, che ha
"certificato" questa manovra fiscale perché risponde ai parametri e
agli
standard europei.
Assieme all'economista del Fondo, il ministro dell'Economia, Tommaso
Padoa
Schioppa ha ribadito che «le mura portanti» della Finanziaria restano
intatte, certe cose non si toccano, possono essere riscritte con parole
diverse, ma l'effetto deve essere quello scritto nel Dpef.

Il via a Etleboro Cyberbank

Etleboro Italia 10-11-06

Nel cuore della notte, a Berna, ? stato siglato un accordo tra Michele
Altamura, in qualit? di rapprensentante della Etleboro, e una societ?
internazionale di consulenza, che ha fatto richiesta di diritto di
mantenere
discrezione sulla sua identit?. Il progetto della Tela ? stato
descritto
dettagliatamente dal Sig. Altamura con il supporto di un Team di
tecnici e
ricercatori, dinanzi ad una commissione di consulenti come un sistema
totalmente innovativo che nel tempo diventer? una cyberbank, un nuovo
tipo di
banca che oggi la disinformazione nasconde e camuffa.

L'Energia del Cosmo e la Cyberbanca nel futuro del sistema economico

Etleboro Italia 9-11-06

La crisi sistemica di cui si parla da mesi nel web e tra gli addetti ai
lavori
dell'alta finanza, tra i banchieri e gli economisti, sta pian piano
riaffiorando anche nella stampa ufficiale. Si era detto infatti che i
primi
campanelli d'allarme sarebbero stati l'aumento dell'inflazione
nonostante la
politica monetaria in atto, la svalutazione dei valori immobiliari, la
diminuzione degli ordini industriali, cos? come l'aumento della
richiesta dei
mutui e le speculazioni in borsa.

Quella che ? stata definita svalutazione del dollaro, ha portato invece
all'anemia monetaria, e meno soldi in circolazione richiede un aumento
della
velocit? di scambio di moneta e dunque maggiore produzione per ottenere
lo
stesso prodotto finale. L'America e l'Europa infatti soffrono di questa
situazione, e sostengono la loro economia con le "promesse di
pagamento" dei
governatori delle Banche Centrali e le riforme finanziari e fiscali
rigide, per
mantenere alta la tensione sulla produzione e il mercato del lavoro.
Quello che
in realt? ha fatto Bush, annunciando la stampa di dollari senza la
pubblicazione dei dati della moneta, ? stata una minaccia rivolta
all'intero
mondo, ossia la minaccia del fallimento capitalistico che avrebbe
sconvolto e
atterrito tutte le economie pi? deboli.

Perch? la Etleboro fa paura?

Etleboro Italia 8-11-06

La risposta a tale domanda risiede nella profonda natura della
Etleboro,
compresa da pochi perché non appartiene ai tempi in cui viviamo, ma al
futuro.
Chi la osserva e la monitora senza ostacolare le sue ricerche, sa bene
che essa
? quell'anomalia del sistema che viene tollerata per far s? che il
sistema
stesso sopravviva. Comprende la vera portata della sua straordinaria
rivoluzione solo chi vorrebbe piegarla per distruggerla, perché
Etleboro
segner? la fine e l'inizio di una nuova dimensione dell'economia e
della
politica, e cos? anche del pensiero. La Tela rivoluzionerebbe il mondo
della
piccola e media impresa, dei giovani professionisti e degli studenti,
della
moneta, e cos? poi dei concetti di informazione, di politica e di
utilizzo
delle parole. Sar? dunque la dimensione del pensiero, in cui
sopravvivere in
una societ? disumanizzata in cui verr? sfruttare la cybernetica senza
rimanerne usurato: alla sua base vi sar? sempre un concetto etico che
pone
l'individuo e il suo pensiero al centro di ogni cosa.

Sar? meglio preparare le candele

Etleboro Italia 7-11-06

Ufficialmente, il blackout che ha colpito il nord Europa ? derivato da
un
sovraccarico della rete dovuto ad un guasto che ha colpito la Germania,
andando
a gravare su una struttura gi? precaria. Scoppia cos? l'allarme della
rete
elettrica europea, che, stando ai primi rapporti, si ? rivelata essere
incapace di far fronte a situazioni di instabilit? della struttura,
proprio a
causa dell'inefficiente manutenzione degli investimenti per
svilupparla. A
quanto pare sar? meglio preparare le candele perché il guasto che ha
immerso
nel nero l'Europa sar? il primo di una lunga serie, come attestato
anche da
una diagnosi degli specialisti: la rete elettrica ? fragile, si rivela
sempre
meno in grado di fare fronte agli sbalzi improvvisi dovuti all'onda di
freddo o
al guasto di una istallazione, che con i cambiamenti climatici sembrano
moltiplicarsi. Molti hanno ventilato anche l'ipotesi di un blackout
completo,
evitato sinora solo dalle interconnessioni tra paesi europei .

La Guerra Fredda del Servizio Segreto Ortodosso

Etleboro Italia 6-11-06

Dopo le strategiche manovre finanziarie della Vneshtorgbank, che ?
giunta a
possedere circa il 6% del consorzio aerospaziale europeo della Eads,
dopo la
conquista di Gazprom della rete distributiva del gas europea, si apre
un
importante spiraglio per le compagnie russe anche nel campo delle
Telecomunicazioni. La prima ad essere colpita ? stata la Deutsche
Telekom, da
parte dei russi di Sistema, e ora circolano indiscrezioni circa le
intenzioni
della holding Alfa Group, di acquistare il 20% di Vodafone, per
costituire una
joint venture con la Vimplecom o addirittura una fusione.

L'occhio del Grande Fratello cade su Napoli

Etleboro Italia 3-11-06

In piena crisi parlamentare per l'approvazione della Finanziaria,
scoppia in
grande stile la crisi della citt? di Napoli, tra veleni e tradimenti,
ipocrisia e grave indifferenza. Lo Stato, dopo anni di completa
noncuranza,
prende a cuore "il futuro" dei cittadini napoletani, vittime
dell'ennesimo
regolamento di conti tra cosche camorristiche che ora brancolano sui
cadaveri
dell'Economia e delle Istituzioni del Sud Italia. L'Etnocidio del
popolo del
Sud, e della popolazione napoletana che ha avuto inizio con la fine e
l'umiliazione del Regno delle Due Sicilie ad opera dei Piemontesi
Carbonari non
vedr? mai fine. La sofferenza ? talmente tanta nel descrivere lo
scempio e la
dura eredit? lasciataci dai padri del Risorgimento, che sono ormai
finite le
parole, e pensare che questo scellerato crimine continua e nessuno
ferma la
mano dell'onnipotente Stato che ferisce la sua gente. Lasciamo cos? nel
disprezzo persone che si reputano Rappresentanti del Popolo italiano, e
offendono quella parte di esso che con il sacrificio di vite umane ha
fatto s?
che l'Italia non affondasse.

Cittadini del Mondo

Etleboro Italia 30-10-06

Il caos e il malessere che regna nella societ? ? il chiaro segnale che
le
Carte Costituzionali sono fallite, hanno tradito "la carta dei diritti
dell'uomo". Si basano sulle religioni ma ammettono l'usura,
costruiscono un
sistema giudiziario burocratico e concentrano i poteri in una cerchia
di
persone: rappresentano dunque la morte programmata della democrazia.
Hanno dimenticato i principi che erano alla base della sacralit?
dell'individuo, dei diritti inviolabili dell'uomo, con il tempo hanno
dettato
nuove regole e hanno cancellato la legge.

Il fantomatico dirottamento del Turco

Etleboro Italia 30-10-06

In poche settimane si ? estinto completamente il fenomeno mediatico del
dirottamento di un aereo della Turkish Airlines, partito da Tirana e
diretto ad
Instabul, da parte del turco cristiano Hakan Ekenci.
I media hanno chiuso il caso cos? come lo hanno archiviato lo Stato
Italiano e
quello Albanese, rendendosi conto che si trattava di un dirottamento
molto
anomalo, non essendoci prove o fatti reali che comprovavano quanto i
servizi
sostenevano.

La regia occulta delle trappole per gli Stati

Etleboro Italia 27-10-06

Il neo-liberismo e i meccanismi del post-capitalismo hanno causato la
completa
perdita del controllo sull'economia delle nazioni da parte dei governi.
Lasciano che il mercato faccia il suo normale decorso, mentre la
popolazione si
impoverisce e diviene un'informe massa di consumatori senza diritti. In
realt?
tutto questo ? solo l'effetto di gravi e importanti scelte prese anni
fa,
delle sconfitte democratiche delle classi politiche, e delle strutture
che i
governi hanno usato per gestire uno Stato.

Le opportunit? perse dall'Italia

Etleboro Italia 26-10-06

Chiuse le prime sofferte contrattazioni per la Finanziaria,
l'attenzione del
Governo si sposta ora sulle difficili decisioni in tema di
infrastruttura e
trasporti. I limiti dettati dalla Unione Europea per far quadrare i
bilanci si
sono riverberati innanzitutto sugli investimenti e la spesa pubblica,
ed ora,
con i limitati fondi occorre garantire il prosieguo delle opere in
corso e il
rinnovamento dei cantieri di quelle societ? che stentano a mantenere il
passo.
Si apre innanzitutto il fronte sui porti Italiani, e non promettono
nulla di
buono le parole di Prodi dinanzi alla Assoporti, che ? obbligata a
smuovere la
situazione e a recuperare il ritardo accumulato. Infatti entro il 2015
il
bacino del traffico marittimo nel Mediterraneo triplicher?, e i porti
italiani, costituiranno una vera piattaforma logistica all'interno
dell'Europa
meridionale, che in quanto tale avr? bisogno delle infrastrutture
autostradali
e aeroportuali idonee.

Dietro la crisi energetica

Etleboro Italia 25-10-06

Il mese di Ottobre porta con sé sempre una Finanziaria e la crisi
energetica
dell'inverno che si prepara, stringendo l'Italia tra il cuneo della Ue
e quello
della Russia. La tensione ? talmente alta che ormai non sanno pi? cosa
inventare per distrarre l'attenzione e creare quel diversivo ideale per
calamitare le masse, e far dimenticare loro gli scioperi che non si
fanno pi?,
le pensioni che non verranno pi? pagate, e le tasse che aumentano.
D'altro
canto viene smorzata anche la crisi energetica preinvernale che gi? si
sente
nelle ossa, nell'Europa Centro-Settentrionale, teatro di scontri e di
guerra ad
altissimi livelli, ma nonostante il suo rumore, giunge in Italia con
una eco
distorta. I giornali titolano che Putin ha parlato dell'Italia come la
"patria
della mafia", mentre pochi tengono a precisare che non ha usato proprio
queste
parole e che ? la disinformazione che distorce i significati.
Ovviamente hanno
omesso l'intero discorso e la descrizione degli eventi circostanziali,
mentre
in Europa la disinformazione ? molto pi? sottile, e si trasforma in
crisi
energetica, molto vicina al caso dell'Ucraina.

Il fumo negli occhi di Mastella

Etleboro Italia 24-10-06

Il fumo negli occhi di Mastella

In visita ufficiale negli Stati Uniti il Guardasigilli Clemente
incontra l'
"Attorney general" Alberto Gonzales, per stringere una reciproca
collaborazione
della risoluzione di alcune questioni in tema di giustizia rimaste in
sospeso.
Si ? parlato di procedere alla nomina di un magistrato di collegamento
presso
l'Ambasciata di Washington per risolvere in qualche alcune questioni
pendenti
tra i due Stati, all'insegna della piena collaborazione fra Italia e
Stati
Uniti.
Mastella ha cos? parlato all'Attorney della situazione di 25 italiani
detenuti
oggi negli Stati Uniti per vari reati, nessuno di essi ? accusato di
terrorismo o reati politici. Sono tutti in attesa di una risposta da
parte
delle autorit? statunitensi, ma hanno chiesto da tempo l'applicazione
del
Trattato di Strasburgo e dei Patti bilaterali per l'estradizione e il
trasferimento dei prigionieri. Un procedimento questo da tempo bloccato
in
seguito al caso di Silvia Baraldini, condannata per associazione
sovversiva e
trasferita in Italia il 1999 dopo che le ? stato diagnosticato un
tumore, e
l'evoluzione della trattativa ha lasciati gli americani un po'
amareggiati.

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti

Etleboro Italia 23-10-06

Con una nuova guerra al terrorismo, l'America si prepara ad una nuova
campagna
elettorale, fatta non da programmi politici ma da messaggi subliminali.
La
strategia della manipolazione delle masse ? sicuramente cambiata e
divenuta
molto pi? sottile e invisibile agli occhi delle persone, che ascoltano
e al
livello del subconscio creano un'idea di quella che sar? la loro
reazione.
Quella in cui viviamo ? un'era post-moderna ormai in declino, perché ?
fallito il suo sistema energetico, quello economico e monetario, per
far posto
a quello della Cibernetica, voluto e controllato dalle stesse lobbies
che hanno
contribuito a distruggere l'altro.

Pronte le fonti anonime con documenti anonimi

Etleboro Italia 21-10-06

Mentre le intelligence sono sul lastrico e i media si interessano solo
ed
esclusivamente di notizie senza informazioni, un blog ha portato avanti
in
questi mesi una lunga e dettagliata attivit? di analisi che ha
consentito di
anticipare molti eventi e dare una risposta a domande che nessuno osava
fare.
Abbiamo individuato una tesi e seguendo questa abbiamo dato sempre un
quadro
preciso degli eventi, e di cosa stava accadendo, nonostante molti ci
hanno
derisi e ridicolarizzati, usandoci per dimostrare che esistono i
complotti
dietro una teoria che si rivela poi vera.

La Commissione Europa apre la Posta dei cittadini

Etleboro Italia 19-10-06

Il piano per la privatizzazione dei servizi postali ? giunto alle
ultime e
importanti fasi,prima della completa e definitiva liberalizzazione. La
Commissione Europea ha infatti preannunciato l'emanazione di una
direttiva che
realizzer? la completa liberalizzazione delle "poste" iniziata il 1997
con la
direttiva n. 97/67/CE. A partire dal 2009 viene per legge eliminato il
monopolio dello Stato per i servizi postali universali, ossia di
raccolta, di
smistamento, di instradamento e di distribuzione dei prodotti di posta,
ossia
la corrispondenza, i telegrammi e i pacchi, compresi quelli inferiori
ai 50
grammi sino ad ora non considerati. Viene meno quello che ? stato
definito il
settore riservato, quello che per molto tempo ? stato un servizio
pubblico
perché non solo tratta beni protetti da diritti di riservatezza,
inviolabili
per le persone e i cittadini, ma anche perché deve essere garantito
ovunque e
per tutti, anche se ? antieconomico, anche se non esiste il mercato.
Ci?
spiega perché le assunzioni sono garantite da un sistema di concorsi,
il
perché della sua diffusione anche in centri rurali di poche anime.

La censura alla libert? di espressione ferma i negoziato della Turchia per entrare in UE

Etleboro Italia 17-10-06

La censura alla libert? di espressione ferma i negoziato della Turchia
per
entrare in UE
Il Parlamento Francese, spinto dalla proposta di legge del partito
socialista,
approva la legge che vieta, in maniera assoluta, la negazione del
genocidio
armeno da parte dei Turchi. Il genocidio Armeno da tempo ? stato
riconosciuto
ma molte istituzioni internazionali, ma all'interno della Turchia parte
delle
forze politiche, quali il partito comunista, socialista e nazionalista,
continua ad opporsi fermamente al suo riconoscimento, essendo stato per
molti
anni una condizione necessaria, imposta dalla Unione Europea, per
entrare a
tutti gli effetti nel mercato unico. Al suo interno continuano a
scontrarsi i
partiti pro e contro l'adesione all'Unione Europea, e probabilmente far
leva su
una questione tanto delicata come il genocidio armeno significa anche
utilizzare una clausola di riserva per mantenere una certa indipendenza
dall'Unione Europa e rimanere agganciati invece alla lobby filorussa.

Il Molock...i Molock. Ovvero: mors tua vita mea

Tratto dal sito gliscomunicati.com

Orazio Fergnani
Molk o Moloch : termine della religione siro-fenicia, designante sia il dio che il sacrificio di bambini consistente nell'olocausto di bambini per la salvezza della famiglia o della comunit?.e, talora, di adulti, a partire dal I millennio a.C., le colonie puniche d'occidente lo praticarono sino all'et? romana. I sacrifici erano compiuti nelle aree sacre che erano chiamate tofet.



Ne sono stati ritrovati anche in Sicilia e Sardegna, oltre che in Africa e Spagna. Una tofet sorgeva anche presso Gerusalemme, nella valle della Geenna, e venne distrutta dal re Giosia. Nella Bibbia si usa la forma molech, combinazione spregiativa di moloch e bosheth, vergogna e abominio, nel senso che gli Ebrei, popolo “superiore” per autoelezione, adoratori dell’unico e vero Dio, disprezzavano (concordo anch’io) giustamente i sacrifici umani.



I sacrifici umani al dio Moloch, come tutti i sacrifici umani di ogni epoca e latitudine avevano lo scopo di accattivarsi ed ingraziarsi la benevolenza del dio, che soddisfatto da tale alto riconoscimento, si riteneva avrebbe favorito ogni attivit? umana del suo fedele popolo adoratore.



Le finalit? opportunistiche erano due :



1) anche gli antichi sacerdoti sicuramente erano nel dubbio se il dio esistesse davvero o meno, ma nel dubbio utilizzavano la regola del maggior vantaggio con il minor rischio e costo sociale, mandavano a morte i pi? deboli ed ininfluenti individui all’interno del clan per ottenere il favore del dio (qualora fosse esistito);



2) in ogni caso il sacrificio del pi? debole sicuramente permetteva il controllo demografico ed alleggeriva il peso sociale dei morituri a vantaggio della rimanente popolazione che poteva spartirsi maggiori risorse e rendere pi? positivo il sistema economico. La fecero fino in tempi pi? vicini anche gli Spartani gettando dall’alto delle mura i bambini pi? gracili che davano minori garanzia di salute e produttivit? una volta divenuti adulti.



Nel primo caso si sarebbe ottenuto un doppio vantaggio, nel secondo uno solo, ma sempre un vantaggio.



Di pseudo – Moloch palesi e mistificati nel corso della storia ce ne sono stati innumerevoli, ed hanno assunto le forme pi? svariate ed impensabili.



Tutte le religioni di ogni genere, prima fra tutte la cara religione cristiana cattolica romana, che nel corso del suo millennio e mezzo di esistenza ha prodotto, a prendere per vero quanto asserito da essi stessi, il sacrificio di forse qualche migliaio di martiri e certamente, questo ? storicamente ed inconfutabilmente vero, provato inoppugnabile, di almeno venticinque/trenta milioni di inquisiti dalla Santa Inquisizione, massacri vari di Ariani (seguaci di Ario), Albigesi, dissenzienti, luterani, scismatici, non credenti, etc.etc..-



Ora saltando a pi? pari vari secoli e tralasciando il tema che merita ben pi? ampio dibattito, vorrei accentrare l’attenzione sempre sull’argomento dei sacrifici umani.



Dal disfacimento degli Staterelli italiani e soprattutto dalla conquista dello Stato della chiesa si form? lo Stato italiano, il lupo perde il pelo ma non il vizio, e soprattutto nel nostro caso ? accertato che ha cambiato soltanto l’etichetta, il contenuto non si ? neanche lontanamente pensato di cambiarlo, per il sano ragionamento che sistema che funziona non si cambia.



Vale la pena di ricordare che la ricca nobilt? nera romana mantenne infatti anche nella sconfitta tutti inalterati i sui diritti e prerogative di casta anche sotto i Savoia.



E via via con le epoche ? cambiato solo il padrone, ma la servit? ? rimasta la stessa. Sono sopravvenuti tutti gli sconvolgimenti del novecento, la forma ? cambiata, ma il contenuto ? rimasto lo stesso.



I sacrifici umani si sono sempre fatti e tuttora si fanno.



I riti si sono civilizzati, non si trucida pi? sull’ara sacrificale, non si scanna la gente sull’altare, ma i sacrifici ci sono, … eccome, e all’ingrosso pure, nelle sale operatorie dei centri ospedalieri statali e convenzionati.



Ricordiamoci sempre che il fine del sacrificio ? sempre l’eliminazione del peso sociale del singolo per il vantaggio del clan, del gruppo, della societ?.



Come tutti i Moloch anche gli Stati moderni hanno i loro Moloch, anzi la funzione seciale che un volta era di pertinenza del Moloch ora ? stata istituzionalizzate ed integrata come funzione (indichiarabile) dello Stato.sono dei Moloch.



Lo Stato italiano non fa nessuna eccezione, ? un Moloch con molte facce!!



Oggi voglio dimostrare che ogni Stato, ed anche lo Stato italiano, ha necessit? di eliminare una giusta quota di suoi figli perché solo cos? ritiene che il sistema sociale sia sostenibile!, e che solo cos? possa svilupparsi!!



Cosa assolutamente infame ed ignobile, perché altri sistemi ci sono, eccome!, ma questi sistemi non tornano utili ed a vantaggio della casta dei sacerdoti del Moloch.



E quindi si devono utilizzare i riti e le loro liturgie, chi non le segue viene scomunicato (come me appunto), estromesso dalla societ?, dileggiato, dimenticato, annullato.



MORTI DI STATO



Il Moloch italiano nello specifico richiede il sacrifico della vita di circa 140.000 cittadini all’anno cos? ripartiti :



A) morti per varie patologie, ma tutte derivanti dal fumo di sigaretta circa : 85.000;



B) morti per varie patologie, ma tutte derivanti dall’abuso di alcool circa : 40.000;



C) morti per incidenti stradali circa : 12.000;



D) feriti per incidenti stradali oltre 40.000 di cui invalidi permanenti circa : 15.000;



E) morti per A.I.D.S. circa : 889;



F) morti per overdose, derivante dal consumo di stupefacenti : 383;



G) drogati assuntori abituali di stupefacenti schedati oltre : 200.000;



in realt? molti, moltissimi di pi?, probabilmente 4/6 milioni; un italiano su dieci/quindici ? drogato, una percentuale del 10 % / 15 %, nulla di strano (sic!) che i nostri parlamentari siano drogati per il 30 % (trenta per cento).





Un esercito di cittadini muore annualmente non di cause naturali, come mai?.



Un esercito di feriti e di invalidi, come mai??



Un esercito di drogati, come mai???



E questo ormai da decenni, come mai????



Uno Stato etico ed i sui amministratori e funzionari dovrebbe chiedersi : < perché?, come mai? > appunto, mi sembrerebbe la cosa pi? logica da pensare, e forse questi soggetti l’avranno pure fatto, ma poi hanno scelto di scendere a pi? miti consigli, a compromessi, a “combines”, non vedo altra spiegazione logica.

Anche e soprattutto perch?, contrariamente a quanto affermato ripetutamente in precedenza, forse non ? neanche pi? conveniente economicamente per il Moloch.



Proviamo allora a ragionarci noi sopra.

Periodicamente gli enti governativi attraverso i media ed in particolare la TV di stato promuovono campagne di “sensibilizzazione” (io direi di prese per i fondelli) su alcune delle tematiche di quelle succitate come causa di morte, consideriamo quanto impegno per ogni causa di morte.



Primo punto – A.I.D.S.



Al primo posto come investimenti viene questo specifico capitolo, il contesto appare nel suo insieme palesemente incongruente e stridente, mi spiego; tutti avrete visto, letto, sentito le campagne di sensibilizzazione su come fare per evitare il contagio dall’A.I.D.S., addirittura e per fortuna le meritorie campagne educative anche nelle scuole, assolutamente giusto.



Ma mi sorge evidente il contrasto tra impegno e dispiego di mezzi e risorse per un problema che riguarda

889 morti all’anno, cio? lo 0, 000014816 della popolazione italiana, cio? per capire meglio, meno di una persona su sessantamila!!!



C’? qualcosa che non mi quadra, perché tanti investimenti per un problema che riguarda una esiguissima minoranza della popolazione, come mai?.



SECONDO PUNTO – OVERDOSE DA STUPEFACENTI



Altrettanta profusione di risorse per le problematiche derivanti dall’assunzione di stupefacenti per l’impegno mediatico investito a piene mani, seppure non quantitativamente pari a quello messo in atto per le campagne anti A.I.D.S., come mai?.



TERZO PUNTO – MORTI A SEGUITO DI INCIDENTE STRADALE



Avete mai visto una seria campagna di informazione sulle morti derivanti da incidenti stradali?, nulla di neppure lontanamente paragonabile a quelli appena accennati, come mai?.



QUARTO PUNTO – MORTI DA ABUSO DI ALCOOL



Avete mai visto una seria campagna anti alcolismo??, come mai?



QUINTO PUNTO – MORTI DA FUMO DI SIGARETTE



Qui, a onor del vero bisogna dire che lo Stato realizza campagne informative attraverso tutti i mezzi di comunicazione a ciclo continuo, e bisogna dare atto allo Stato che addirittura fra i primi Stati al mondo ha promulgato una serie di leggi per la sanzione dei fumatori nei locali pubblici, ed ha messo in atto tutta una serie di disposizioni per i gestori dei locali pubblici, equiparandoli addirittura alla funzione di pubblici ufficiali nel controllo dei trasgressori. Tutto giusto, perfetto, per questo verso condivisibile. Come mai vedremo dopo.



Quindi appare evidente che :



1) alcune temi sono stati affrontati con campagne informative massicce a fronte di un problema assolutamente insignificante;



2) altri temi sono stati affrontati con mezzi insignificanti, inutili, inafferenti alla gravit? e seriet? del problema;



3) ancora altri non sono stati affrontati per nulla;



4) ci dovrebbe essere a questo punto un’altra categoria, ma per onor di Patria evito di evidenziarla.



Cerchiamo di dare una spiegazione logica.



La sommatoria ? questa si fanno enormi e continuative campagne informative per motivi di piccola entit?, non si fanno o si fanno blandamente campagne informative su estese, generali, enormi problematiche che coinvolgono masse notevolissime di cittadini.



La domanda ? sempre la stessa : < CUI PRODEST?>.



MORTI PER FUMO DI SIGARETTA



Ha poco da fare campagne di informazione, di “sensibilizzazione”, di dissuasione il Moloch, quando per altro verso distribuisce in regime di monopolio, attraverso le tabaccherie (come fanno i tabaccai, che dovrebbero essere persone normali, a fare per mestiere gli assassini e gli appestatori sociali, ma non hanno mai crisi morali, esistenziali??), non contenti per?, non solo distribuiscono, ma anche producono in proprio (non sono aggiornato, i Monopoli di Stato sono stati poi venduti?), poi visto che ci sono contrastano la concorrenza (illegale dicono) del contrabbando.



Uno Stato etico non produrrebbe sigarette sapendo di mandare a morte dopo lunghe sofferenze, e soprattutto dal punto di vista meramente ed economicamente opportunistico dopo costose cure ospedaliere ed assistenziali.



85.000 morti all’anno immagino che prima di morire di cancro o di polmonite, o altro sicuramente subiscono ricoveri ospedalieri, cure mediche, interventi chirurgici, chemioterapie, cobaltoterapie, etc.etc.. Nessuno ad oggi che io sappia si ? presa la briga di verificare a quanto ammontano queste spese per singolo malato e complessivamente, ma un conto molto grossolano ? possibile farlo solo per determinare l’ordine di grandezza della cifra.



Proviamoci a grandi linee.



Allora, ponendo che un ricovero ospedaliero costi attorno ai 400 euro al giorno, supponendo che il ricovero duri almeno trenta giorni, solo nell’anno della morte del soggetto, senza quindi considerare eventuali ricoveri pregressi, diciamo, ne deriva che il costo della degenza di ogni malato ? di 12.000 Euro, probabilmente il malato subisce un intervento di rimozione del cancro o di altro, il cui costo ritengo si aggiri quantomeno sui 4.000 Euro, altri trattamenti terapeutici vari altri 1.000 Euro, ne consegue una cifra totale attorno ai 17.000 Euro a malato. Poniamo pure che abbia esagerato e che non tutti i moribondi vengano ricoverati ed operati, poniamo quindi che soltanto uno su due lo sia, quindi 17.000 Euri x 85.000 moribondi diviso 2, ne deriva una cifra totale nazionale di 722.500.000 Euro, che se la gente non fumasse, non sarebbe necessario spendere.



Ma a chi va questa massa enorme di denaro??



Una cosa ? indubitabilmente certa, il denaro esce dalle tasche dei cittadini, sia in maniera diretta che indiretta passando attraverso il prelievo fiscale dello Stato che poi ci finanzia la Sanit?.



Qui si evidenziano sostanzialmente due flussi:



1) questi soldi devoluti a spese mediche vanno nelle tasche degli operatori ed imprenditori della sanit? : produttori di biomedicali, medicinali, apparecchiature, proprietari di cliniche private, Luminari della medicina e della chirurgia, etc., etc.;



2) ma ancora prima sono andati nelle tasche delle multinazionali del fumo, nelle tasche di alcuni settori degli enti dello Stato, in tangenti varie pi? o meno occulte, nelle tasche dei pubblicitari e delle agenzie pubblicitarie, nei media che hanno ricevuto i finanziamenti delle multinazionali del fumo, soldi originariamente dei cittadini.



Questo ? il nostro primo Moloch il nostro primo cancro.



MORTI PER ABUSO DI ALCOOL



Avete mai sentito che qualcuno sia morto per abuso di alcool, succede esattamente come per i Cinesi residenti in Italia che sono immortali, avete mai sentito di un Cinese morto???



Bando agli scherzi, i Cinesi muoiono in Italia esattamente come 35/40.000 italiani a causa dell’abuso di alcool.



La cosa curiosa e paradossale ? che la stampa non ne parla, non ne parla la Tv, ma non ne parla neppure la gente a tu per tu!



C’? sempre la spiegazione a tutto basta cercare.

Basta sempre cercare a chi torna conveniente una determinata situazione ed il suo mantenimento stabile.

Nel caso dei Cinesi la spiegazione ? facile ed immediata; il cadavere del morto si rimanda in container in Cina e sempre tramite container arriva un altro Cinese vivo e vegeto che prende il posto e l’identit? all’anagrafe italiana dell’altro deceduto e rimpatriato.



E il vantaggio, in tutti i sensi, c’?, eccome.



Per quanto riguarda invece gli alcolizzati di cui non si sa che esistano, e meno che mai che muoiano, si possono ipotizzare varie soluzioni, una mi sembra da preferirsi.



Tutte le parti in causa hanno interesse che il fatto (la notizia della morte e del precedente assiduo attaccamento alla bottiglia), si sappia in giro. Ognuno per un suo diverso motivo per? coincidente negli intenti e negli interessi.



E qui bizzarramente bisogna prendere atto di una doppia morale, quando si ? in compagnia, convivialit? si invita tutti a bere anche esagerando, si osserva : < ….. ? ciuco, allegria!



Viceversa i famigliari del morto, per una forma particolare di ipocrisia, di ritrosia, riservatezza postuma, tendono a tutelare la buona immagine del morto per un fatto che la morale corrente considera abbastanza riprovevole ….. < era un ubriacone….>, tende a nascondere la causa della morte.



D’altra parte la filiera di produzione degli alcolici e della distribuzione.



Nulla di personale contro i produttori di alcolici, anzi io sono un estimatore della nostra cultura enologica e della distillazione, se non ci fosse la possibilit? di bersi un buon bicchiere di vino sarebbe un ben triste mondo, ma questo non mi impedisce di considerare comportamenti secondo me censurabili.



Io penso che il vino, la birra, i distillati, e tutti gli alcolici siano un alimento come un altro, anzi sotto l’aspetto ludico – sociale addirittura fondati della nostra cultura e della nostra societ? e quindi da tutelare e preservare, ma da centellinare, da contingentare, da autoregolamentare attraverso una educazione alimentare che nelle nostre scuole non esiste e a cui purtroppo molte famiglie non suppliscono.

Anzi molto spesso alcune famiglie nella loro ignoranza incentivano il consumo smodato di alcolici.



Qui non ? possibile identificare soggetti specifici destinatari dei vantaggi economici dell’abuso, il problema ? sicuramente molto complesso e riguarda principalmente il grado di percezione della pericolosit? personale e soprattutto sociale dell’abuso di alcolici.



Questo problema si pu? risolvere attraverso tanti piccoli e diversificati accorgimenti messi in atto da una serie di soggetti della filiera dalla produzione al consumo, ad esempio incominciando a sensibilizzare i commercianti a non vendere neanche bottiglie di birra ai minorenni.



Ma soprattutto lo stato deve incominciare a realizzare campagne informative sulla pericolosit? dell’abuso di alcolici, mettendo ad esempio sulle etichette delle bottiglie frasi analoghe a quelle scritte sui pacchetti delle sigarette.



Probabilmente pochissimi diventeranno astemi, ma almeno avranno la soddisfazione di morire informati, cos? almeno uno degli obblighi della societ? verso il cittadino sar? compiuto e quantomeno noi come societ? in parte ci autoassolveremo.



Considerando i dati di prima per quanto riguarda il ricovero e le cure ne deriva che otterremo una cifra totale di 340.000.000 di Euro :



E questo ? il secondo Moloch



MORTI A SEGUITO DI INCIDENTE STRADALE



Qui invece sappiamo benissimo che cosa provoca gli incidenti e chi ? responsabile della strage dei circa 12.000 cittadini l’anno.



Non ricordo bene le percentuali, ma la sostanza non cambia, sappiamo infatti che:



1) oltre il cinquanta per cento dei sinistri avviene per il cattivo stato di manutenzione;e sappiamo (se non ricordo male);



2) circa il venti per cento deriva da eccesso di velocit?



3) almeno il cinque per cento dei sinistri viene causato da guidatori in stato di ebbrezza da alcool;



4) e un altro cinque per cento circa a stato di alterazione a causa di assunzione di droghe:



tralasciando le altre cause di incidente siamo arrivati a circa l’ottanta per cento delle cause di incidente.



MOTIVO UNO



La manutenzione delle strade ? da decenni allo sbando, in particolare da quando ? stata abolita la figura dello “stradino” che presidiava e sorvegliava il suo tratto di strada, le condizioni renderebbero secondo le norme comunitarie impercorribili un numero enorme di strade, e per ovviare a ci? gli ispettori dell’A.N.A.S. (CHE PER INCISO AVREBBE DOVUTO ESSERE STATA DICHIARATA FALLITA DA ALMENO UN DECENNIO) continuano nella loro opera mistificatrice dichiarando le strade percorribili, seppure palesemente fuori norma, per? transitabili solo ad andatura di cammello o di ciuccio, per cui vediamo sulle rampe insegne di procedere a massimo 10 km/ora, sulle superstrade in perfetto rettilineo velocit? massime di 70 km/ora, etc.,.



Decisioni prese con il triplo scopo :



a) di tutelarsi in caso di incidente, in quanto limite di velocit? eccezionalmente basso;



b) e contemporaneamente di responsabilizzare il cittadino inadempiente alle limitazioni di legge….

<…. Procedeva a 90 km/ora ….. era un fuorilegge>.



c) e “dulcis in fundo” ti sanziono pure, anche con l’autovelox abusivo se necessario.



Non conosco ente pubblico pi? corrotto dell’A.N.A.S sotto qualunque profilo. Mi domando che fine ha fatto la verve da questurino di Antonio di Pietro adesso che ? ministro delle Infrastrutture, si sar? fatto contaminare le narici da segugio dall’ambiente in dissoluzione e putrefazione?



Arricchirsi sulla morte di uomini ? davvero esecrabile, e anche soltanto mantenere una posizione di responsabilit? su cui incombono decine di migliaia di morti ? altrettanto ripudiabile, censurabile, vergognoso.



MOTIVO DUE



Dell’abuso di alcol abbiamo gi? disquisito.



MOTIVO TRE



Altrettanto dicasi del assunzione di droghe.



MOTIVO QUATTRO



Dell’eccesso di velocit? bisogna dire invece con la dovuta enfasi.



Una domanda mi arrovella il cervello da quando quell’emerito politico che risponde al nome di Ferri, nel suo allora ruolo di Ministro delle Infrastrutture (che allora si chiamava Lavori Pubblici) decise che le auto dovevano viaggiare alla velocit? masima di 130 km/ora.



< Perché mai centotrenta e non centocinquanta, o meglio cento (cifra pari), quale sar? mai stato un metodo, se c’? mi stato un metodo, per decidere una quantit? piuttosto che un’altra.



Qui ed ora ? del tutto ininfluente. Ai posteri l’ardua sentenza.



Ora invece la considerazione di fondo ? questa.



Perché costruire autovetture berline famigliari di 1600/2000 centimetri cubici che ormai dispongono di 150/250 Cv. E raggiungono i 100 km/ora in 5/8 secondi, e arrivano a velocit? massime di 200/250 km/ora.



Premesso che io, fra gli altri studi, mi sono diplomato perito industriale specializzato in meccanica e macchine idrauliche (nella stessa scuola del ministro Di Pietro, ci conosciamo) e quindi sono sufficientemente competente ed esperto, mi appassiona e sono un estimatore della scienza meccanica in generale, e quindi so di che cosa parlo, affermo che tutto questo ? semplicemente folle.



Se da una parte ? incomprensibile e censurabile il comportamento degli ispettori e supervisori dell’assetto virio nazionale, se altrettanto ? quantomeno criticabile la scelta di Ferri, certamente il comportamento dei costruttori di autovetture ? altrettanto sanzionabile sotto tutti i profili, anche quello penale.



Un veicolo da duecento cavalli ? un potenziale proiettile, non lo si pu? commercializzare impunemente e liberamente, occorre che chi lo utilizza abbia la competenza e le consapevolezza necessaria, come un porto d’armi.



Analizziamo i dati tecnici che ho riportato poco sopra sviscerando gli effetti di questi freddi dati, perché ogni oggetto in movimento ha un punto di partenza, un punto di arrivo, un percorso, un tempo di trasferimento, una velocit? di trasferimento e tutto questo ha degli effetti su tutti i soggetti in azione ed anche in soggetti passivi all’azione.


Vale la pena di sottolineare ad esempio che un veicolo che viaggia a 36 km/ora percorre 10 metri in un secondo, ripeto in un secondo percorre 10 metri!.



Per avere idea dei fatti, dei dati e degli agenti che intervengono nello spostamento di un veicolo, un oggetto, una massa basta aggiungere un ulteriore parametro che ? il tempo di reazione alla percezione di pericolo.



Faccio rilevare che una persona giovane, in buono stato di salute, con un buon grado di attenzione alla guida, raggiunge tempi attorno al mezzo secondo, che purtroppo peggiorano con l’et?, con la disattenzione alla guida, con l’uso di alcool o droghe.



Una volta rilevato il pericolo bisogna attivare la muscolatura della gamba e premere con la giusta pressione il pedale del freno, il che richiede in un individuo al meglio della sua forma almeno un altro mezzo secondo, o pi?, a seconda dei parametri sopra citati.



Da evidenziare inoltre che un’auto in perfette condizioni di manutenzione, con un fondo stradale in eccellente stato non pu?, per via del calcolo della superficie di appoggio dei pneumatici e il coefficiente K di attrito decelerare ad a pi? di 0,5 – 0,7 g/sec2, senza perdere aderenza e controllo



Il che significa che per arrestarsi completamente partendo da una velocit? di 36 k/ora in condizioni ottimali occorrono :



1) 0,5 – 1,0 SECONDI PER ACCORGERSI DEL PERICOLO,



2) 0,5 – 1,0 SECONDO CIRCA PER INIZIARE A FRENARE,



QUINDI TOTALI CIRCA 1 – 2 SECONDI,



NEL QUAL TEMPO SI SONO PERCORSI CIRCA DIECI – VENTI METRI,



3) INFINE, SEMPRE CHE I FRENI E LE GOMME E IL FONDO, SIANO IN

PERFETTO STATO SI PUO’ INIZIARE A FRENARE E DECELERARE A 0,5 g/sec2.



IL CHE VUOL DIRE PERCORRERE ALTRI DIECI METRI CIRCA.



Quindi distanza di arresto totale a 36 km/h uguale a 17 – 20 mt.



Ponendo di viaggiare a 72 km/h la distanza di arresto diventer? 54 – 60 mt..



A 144 km/h diventer? 188 mt., a 180 km/h diventer? 285 mt., a 216 km/h diventer? 402 mt.



Ma senza voler essere pessimisti e pensare ad una frenata improvvisa alla velocit? di 216 km/h, anche solo procedere su strada libera, con fondo perfetto e con clima ideale, significa percorrere in un secondo sessanta mt., parlo per esperienza diretta, a quella velocit? la prospettiva della strada assume un aspetto di freccia. Questo gi? a partire da circa 180 km/h, freccia che da appuntita si restringe sempre pi? all’aumentare della velocit?, evidenziando il fatto che al minimo errore di traiettoria si viene puniti finendo fuori strada con tutte le drammatiche conseguenze che si possono immaginare.



Alcuni anni or sono mi sembra di ricordare esistesse un limite di cilindrata a milletrecento cm.3 per i neopatentati, ora non ce n’? traccia nel codice della strada, c’? solo all’art. 117 un pallido accenno a sanzioni se si azzardano a sorpassare i 100 km/h in autostrada (come faranno innesteranno la terza per tutta la durata del viaggio?).



Per favore non giochiamo a prenderci in giro.



Questi ragazzi, innate in sé, hanno le pi? peculiari caratteristiche per morire giovani; sono sconsiderati e temerari, curiosi, assetati di esperienze e sensazioni, e pertanto portati a mettersi alla prova, ad esibirsi con i coetanei e con le loro ragazze, sono di pari per la maggior parte inesperti, inconsapevoli delle reazioni del mezzo, ignoranti delle conseguenze che possono derivare da un urto a simili velocit? e soprattutto diseducati dalla sottocultura imperante e dominante sui media pi? diffusi, dove si premia il trasgressore, si enfatizza la figura del selvaggio insofferente delle regole e delle leggi.



Questo potrebbe pure essere in qualche modo condiviso o tollerato, il guaio ? che nelle fisica e nella dinamica le tre regole sono ben precise, immutabili, inviolabili anche dai pi? furbi in assoluti, e non perdonano nessun errore a nessun individuo, l’errore ? una condanna immediatamente eseguita.



Ci ritroviamo quindi 12.000 vite all’anno sacrificate all’industria automobilistica, la maggior parte giovani sotto i trent’anni.



Ecco qual’ ? il terzo Moloch.



Ma i feriti dove vanno a finire?



Ovviamente tornano al primo Moloch, come nel gioco dei Monopoli.



Ma c’? ancora qualcosa di sviscerare che va portato alla luce.



Vi sarete anche voi domandati : < ……perché continuare a produrre automobili quando …. :



1) nelle citt? non ci sono pi? parcheggi;



2) le strade sono tutte intasate di automobili parcheggiate in seconda e terza fila;



3) i comuni fanno pagare parcheggi per la sosta delle auto a prezzi da nababbi;



4) le auto sono diventato uno dei mezzi per spennare il cittadino – contribuente;



5) ed ancora continuare a produrre automobili sempre pi? veloci quando la velocit? media in citt? ? di 12 km/h;



6) e nelle autostrade ormai i costi del pedaggio ha raggiunto il costo dei biglietti aerei o dei treni superveloci;



7) auto che, pure in presenza di innovazioni tecnologiche dovute all’informatica applicata all’alimentazione dei motori permettono prestazioni da formula uno di una ventina di anni fa anche ad’un’utilitaria, ciononostante invece ridurre le prestazioni ormai assolutamente esuberanti le pratiche necessit? e di privilegiare la drastica riduzione dei consumi, spinge ancora sull’acceleratore per incentivare il consumo di carburanti.



8) soprattutto in presenza e nella piena disponibilit? di alternativa fornita da una tecnologia ormai vetusta come quella dei veicoli a motore elettrico;



ricordo a questo proposito che a partire dagli anni trenta nelle grandi citt? il regime fascista mise in funzione innumerevoli linee di servizio pubblico di tram e di filobus elettrici, che in molti casi ancora oggi vedono in funzione gli stessi veicoli di allora; il che mi sembra sia la prova provata della bont? delle scelte di allora. Senza considerare poi il costo energetico per produrre nuovi veicoli e il relativo inquinamento industriale necessario per produrli.



9) Ed infine le vetture elettriche che fine hanno fatto?, nessuna fine, ci sono, ma l’industria ne tiene artificiosamente alti i prezzi per scoraggiarne la diffusione, del resto non esistono ad esempio i “muletti” elettrici che scaricano e caricano merci tutto il giorno senza nessun problema di sorta?



Tutto questo sta a significare una scelta ben precisa, una strategia voluta, decisa e pianificata da parte dei nostri cari governanti, scelta che ha un mandante ben definito ed inequivocabile : le multinazionali del petrolio e tutto il carrozzone di affini e clientele varie che si portano dietro, ivi compresa tutta la nostra filiera sociale, e quindi anche il sacrificio di vite umane rientra nel progetto ed ? finalizzata allo scopo di creare vantaggio a questi ben definiti soggetti.



E questo ? il quarto Moloch a cui si deve sacrificare.



Sacrificare la salute degli abitanti delle maggiori citt? i cui bambini soffrono di asma ormai per oltre il 30%.



Una chicca, una statistica dell’ I.S.T.A.T., mentre nella media nazionale i cittadini sopra i 74 nni di et? sono in proporzioni variabili fra il 12,8 % e il 10,0 % nelle grandi citt? scende a circa il 5 % - 6 %.



In parole povere significa che nelle grandi citt? gi? ora, poi sar? peggio, la gente muore prima dei 74 anni il doppio rispetto a chi abita nelle campagne. Sar? l’aria?



Eppoi non vorrete mica vivere in eterno?, volete mandare in fallimento l’I..N.P.S?



Forse sono un vaneggiatore, illuso, allucinato di suo, ma la visione che ho rappresentato, non mi sembra cos? infondata, eterea, evanescente, al contrario penso di aver colto il senso diffuso e soffuso nel sistema sociale post – industriale moderno, un senso che seppure inespresso, indefinito ed indefinibile pervade ogni azione della nostra societ? stringendola e soffocandola in una morsa debilitante e mortale per la reale realizzazione della libert? e della democrazia.



Questa non ? democrazia né libert?, ? soltanto una realt? ibrida in cui si mischiano ed intersecano reale e virtuale ed in cui gli attori reali sono soltanto i Moloch mentre i cittadini sono pure loro soggetti reali, ma passivi, che subisco le azioni di altri, dei Moloch mentre tutte le azioni ed i fatti invece sono virtuali, falsi, immaginari, ma li si propina agli attori passivi come reali, veri, concreti.



Ed i milioni di drogati, fra cui anche buona parte dei nostri governanti? Anche loro rientrano in questa grande recita, ma loro sono allucinati doppiamente, in quanto inseriti in una realt? virtuale recitata a soggetto, ed essi stessi sono a loro volta sballati dagli stupefacenti che consentono una percezione della realt? gi? mistificata, ancora pi? distorta e davvero allucinata. Non ? una bella visione, ma purtroppo questo ? il mondo in cui viviamo.



Ad una prossima occasione vi racconter? di altri Moloch.



In conclusione ed in estrema sintesi : ogni cultura e societ?, come ad esempio quella spartana citata all’inizio, si organizzano secondo regole che esse ritengono pi? virtuose, redditizie, efficaci.



Molto spesso questo risulta vero e valido all’inizio, il guaio ? che come tutte le strutture in divenire si modificano rapidamente e radicalmente e quello che era il progetto originario viene totalmente travisato e deformato, scoordinato, per cui si giunge al paradosso del Moloch che sacrifica e fagocita se stesso, in quanto apparato del tutto incapace di autorevisione, aggiornamento, rivisitazione, riconversione.



Questo sta avvenendo in tutte le societ? occidentali e quindi, con le dovute varianti peculiari della cultura, anche in Italia. Occorre rivedere, tenendo conto delle tante variabili in gioco, tutte le strutture e le regole alla base della nostra Societ? per evitare, se possibile, il crollo del sistema, accompagnandolo nelle drastiche necessarie mutazioni, o quantomeno tentare di limitare i futuri danni che sicuramente si verificheranno ancor pi? di quanto stia accadendo ora.





Orazio Fergnani.